Sant’Ambrogio e la coppia
Alla luce di quanto Ambrogio, dottore della Chiesa d’Occidente (con Agostino, Girolamo e Gregorio Magno), prima governatore di Province poi vescovo di Milano, mi ha trasmesso, elaboro alcune riflessioni.
La sua esegesi e, con lui, l’esegesi patristica, mette l’uomo nella condizione di calarsi nel suo proprio sentire per dare voce alle risposte. Il suggerimento proveniente dal concilio Vaticano II secondo il quale i Padri sono da considerare come guida nella comprensione della Sacra Scrittura, mi permette di notare, con Ambrogio, il suo passaggio da due esperienze che sembrano in contrasto tra di loro ma che, in realtà, ci offrono varie possibilità in più per comprendere: mi riferisco al simbolo delle alture-vette che sembra contrapposto al simbolo delle profondità mare-pozzo. E’ come se Ambrogio dicesse: nella misura in cui l’Uomo rimane nel mezzo, “Dio è un Dio dei monti e non delle valli” (1 Re 20,28)] rischia di restare sospeso senza scegliere; sospeso nell’indecisione quindi non riesce ad ascoltare la Parola; egli ascolta la lettera ma non coglie la Parola: non decide, non sceglie, quindi non comprende il Verbo. In questa posizione di non scelta, l’uomo deve poter concedersi il tempo che gli serve per capire.
Le vette guidano verso un infinito in cui “cercare per trovare” ma anche le profondità conducono verso un infinito in cui “cercare per trovare”. “Chi si spinge a cercare in quelle alture, troverà la Parola di Dio come un pascolo abbondante”
« Al pozzo delle Scritture avviene continuamente questo incontro: Ambrogio lo ha cercato lungo tutto il suo ministero di vescovo, con una fedeltà instancabile:
“Un pozzo ti apparirà la sapienza che concerne i misteri, posta com’è nel profondo” (Isaac 4,26)» (G. Maschio, Ambrogio di Milano e la Bibbia, 2004, Queriniana).
In coppia:
L’acqua della Verità si trova soltanto se ci si libera dall’avere, dalla superficialità, dall’apparire. E la comunicazione sotterranea con “altre acque” avviene se vi è un Tu disposto a fare la stessa cosa.
Dio è già acqua-Verità , sta a me decidere, liberandomi, di avvicinarmi a Lui per unire le acque e creare un mare di comunicazione di Fede… nella coppia!
Il Coraggio della Fede è il Coraggio della scelta di liberarsi dagli orpelli consumistici e condizionanti: quelli che non ci permettono di “vedere” davvero il nostro pozzo e quello, comunicante, del Tu-Altro-Dio.
Magda Maddalena Marconi
magdamarconi@libero.it