L’educazione alla LIBERTA’ nella dinamica di coppia

Per porre il problema educativo della libertà nella coppia, bisogna prima capire che cos’è la libertà individuale e poi come si può educare ad essere veramente liberi. Infatti prima di dare inizio alla vita di coppia, è fondamentale che si “formi” il singolo. Quest’ultimo dovrebbe esperire personalmente il senso della libertà per essere in grado di vivere un rapporto a due sereno ed equilibrato. Quando due persone si costituiscono in coppia, si uniscono due forme di libertà che devono imparare a convivere rispettandosi a vicenda. Impostiamo il problema. Poniamo una delle domande fondamentali: che cos’è la Libertà per l’uomo? Quando un uomo si sente libero? Un uomo si sente libero quando non è condizionato nelle sue possibilità di scelta. Infatti la libertà è una condizione, tipicamente umana, che ci pone continuamente davanti a delle scelte che ci definiscono come persone e ci differenziano. In questo senso la libertà convive con la possibilità: più possibilità di scelta ho, più mi sento libero. Quindi devo educarmi ad ampliare le mie alternative di scelta, a saperle riconoscere. La Libertà è anche un valore che implica l’autonomia e la responsabilità. Rappresenta una necessità della coscienza, una direzione ideale (doverosità), che tenga conto della coerenza interna (doverosità verso se stessi) e del rispetto dei bisogni degli altri (doverosità verso gli altri). Quindi l’educazione alla scelta diventa una educazione all’autonomia e alla responsabilità, imparando, di volta in volta, a scoprire nelle situazioni concrete dell’esistenza le giuste priorità interiori ed esterne. E’ un allenamento quotidiano che si realizza nel prendere posizione e nell’agire. In questo senso educare alla libertà significa educare all’azione. Il senso di responsabilità cammina di pari passo col senso di libertà. La persona impara a voler fare qualcosa che deve fare per raggiungere il suo obiettivo e per acquisire ciò deve tener sempre presente l’obiettivo da raggiungere e

considerare che il suo percorso è irto di ostacoli che vuole superare: quasi a sfidarne la prepotenza. Nella coppia, il singolo che ha dato vita a questa consapevolezza dentro di sé può essere in grado di aiutare l’altro nella ricerca del senso di libertà non ancora scoperto. Partendo dal presupposto che non esiste libertà senza l’interiorizzazione delle norme, per scoprire ed alimentare il proprio e l’altrui senso di libertà, è bene prescindere sempre da quelle norme e da quei vincoli esterni che hanno generato reazioni oppositive durante l’età infantile ed adolescenziale. Quelle reazioni antagoniste nei confronti dei genitori e delle loro regole, devono trovare la loro giusta modalità espressiva. La persona adulta deve chiedersi se ha interiorizzato quelle regole perché c’era il desiderio di “diventare” quelle norme, quei valori, quei principi o se l’ha fatto solo per spirito di emulazione. “Accorgersi” di un valore o una norma nell’Altro ed imparare a “farlo proprio” determina una libera scelta che condizionerà il comportamento futuro che verrà poi vissuto nel rapporto Io-Tu. Educarsi ed educare al senso della libertà è un processo continuo che forma la mente dell’uomo. In questa dinamica, la persona prende coscienza dei propri limiti e inizia prima a “liberarsi da” preconcetti che limitano le sue scelte e, piano piano, percepisce la propria “libertà per” quella cosa vissuta come “scelta libera”. Il senso autentico di libertà si vive nella consapevolezza di scegliere ed eseguire un’attività o coltivare una situazione che produca una risposta piacevole per il singolo che sceglie. Anche la coppia che vive autenticamente in libertà non fa ciò che vuole ma vuole fare ciò che ha deciso di fare di comune accordo. Una coppia così assortita può e deve imparare ad educarsi reciprocamente al senso di libertà creando un dialogo continuo in quanto la libertà del singolo si modifica in base alle esigenze interne (del singolo stesso) ed esterne (dell’altro). Nella coppia queste esigenze si moltiplicano; è importante, dunque, imparare ad ascoltare e a parlare all’altro cercando di trovare sempre una soluzione ad ogni crisi. La soluzione non deve mai essere proposta né imposta ma dev’essere scoperta dal singolo stesso che vive la crisi. L’Altro lo aiuterà soltanto ad attivare in sé le proprie potenzialità di superamento della crisi. In questa ricerca reciproca di soluzioni i due singoli interiorizzano il senso di responsabilità che si traduce, nel tempo, in libertà di coppia. Nel dialogo Io-Tu devono venir rispettate le priorità di scelta dei singoli senza mai

sottovalutare i VALORI reciproci. Solo così si scopre la possibilità di raggiungere quell’equilibrio sereno che sproni i due partners al raggiungimento dei propri obiettivi sia individuali che di coppia. Bibliografia Fizzotti, E. e Carelli, R. Logoterapia applicata, Edizioni Salcom, 1990. Frankl, V.E., Dio nell’inconscio, Edizioni Morcelliana, 1990. Frankl, V.E., La sofferenza di una vita senza senso, Edizioni Elle Di Ci, 1992. Frankl, V.E., Senso e valori per l’esistenza, Edizioni Città Nuova, 1994. Giordano, P., Logoanalisi Edizioni Città Nuova, 1992. Lukas, E., Dare un senso alla famiglia, Edizioni Paoline, 1990. Lukas, E., Prevenire le crisi, Edizioni Cittadella, 1991. Lukas, E., Dare un senso alla vita, Edizioni Cittadella, 1983 Peluso, A., Innamoramento e vita relazionale della coppia, Edizioni Città nuova, 1990.